Scuola: Cabri - Disegni - Sketchup

giovedì 15 dicembre 2011

Rugby

Nei primi giorni di vita,
i bimbi venivano messi a poppare sul seno.
Ma erano piccoli, molto piccoli.
Poppare era difficile e stancante.
Dopo due o tre goccie
rinunciavano e tornavano a dormire.
Bisognava allora dargli il latte
con il biberon o con la siringa.

In più, il latte della mamma era pochino.
Qualche grammo.
Le condizioni del parto
e le complicazioni del dopo parto
non favorivano certo la produzione di latte.

E' andata avanti così per un mese circa.
Maria Carla, tenace allo stremo,
ha continuato a stimolare il seno
ogni 3 ore con il tiralatte.

Arrivati a casa
è avvenuto che Luca
ha cominciato a voler stare sul seno sempre più.
Sembrava solo un bisogno di affetto e di conferme.
Stava li, cincischiava, faceva casino.
Ma voleva stare li a tutti i costi
anche se risusciva a poppare poco o niente.

Maria Carla, anche a casa
continuava a stimolare il seno con il tiralatte ogni 3 ore.
Era psicologicamente snervante ed estenuante
perché  non si sapeva quanto avrebbe funzionato
e perché occupava quell'unica mezzora libera
che uno avrebbe usato volentieri per dormire.
Il latte comunque era un po' aumentato.
Adesso era arrivato a 10 grammi circa ogni 3 ore.

Col passare del tempo
ed attreverso mille peripezie e tentativi falliti,
Luca ha cominciato a poppare sempre meglio.
Non riusciva a prendere molto latte,
ma stava li per ore e voleva assolutamente ciucciare il seno.

Dato che Luca passava le ore su un seno,
abbiamo cominciato a mettere Linda sull'altro.
All'inizio non era per nulla convinta, non riusciva a poppare.
Era rimasta indietro.
Poi, molto lentamente,
col passare delle settimane,
ha cominciato a trovare forza nella suzione anche lei.

Ad un certo punto
abbiamo anche preso la decisione
di rinunciare a stimolare il seno con il tiralatte.
Faceva paura smettere le stimolazioni
ma non c'era più un minuto libero per farle
ed in più contavamo con il fatto
che la suzione dei bimbi fosse una stimolazione
molto migliore.

Molto lentamente la situazione è migliorata
ed è andata stabilizzandosi.



Al momento
si attaccano tutti e due con forza e con voglia.
Maria Carla li tiene nella cosidetta posizione "Rugby":
perché sembra un giocatore di rugby con una palla
sotto ogni braccio.
Anche la produzione di latte è molto migliorata
ed è arrivata a 40 grammi circa ogni 3 ore.

Per noi è stata una grande conquista.

Ci tenevamo tanto.
Ma avevamo perso la speranza.

Dobbiamo un grazie enorme a Luca
che ha continuato a crederci
contro tutto e tutti.

Grazie Luca,
perdonaci,
abbiamo ancora tanto da imparare da voi.

guzman.




5 commenti:

cristina ha detto...

complimenti a Maria Carla!! Sta molto bene e dalle foto non sembra nemmeno stanca!ciao a presto

Anonimo ha detto...

ciao prof, è da tanto tempo che nn ci sentiamo,per via dei compiti....
nn so se chiederle quando può venire a trovarci perchè forse ha troppi impegni........

elena

Anonimo ha detto...

ciao prof, è da tanto tempo che nn ci sentiamo,per via dei compiti....
nn so se chiederle quando può venire a trovarci perchè forse ha troppi impegni........

elena

Guzman ha detto...

ciao Cristina,
grazie per i tuoi commenti,
anche noi abbiamo voglia di vedervi.
In questo periodo i ritmi si sono fatti ancora più serrati perché i bimbi vogliono stare a poppare spesso, oltre a prendere il biberon.

x Stefano:
grazie per il tuo bel commento, mi ha fatto molto piacere, ed ha proprio ragione
"Sembra una donna felice fra le braccia del suo guerriero!"
:)
ciao, a presto

Guzman ha detto...

Ciao Elena,
sono contento di sentirti,
ho molta voglia di venire a trovarvi
ma in questo periodo non è proprio possibile.
I bimbi non mi lasciano neanche mezzora per dormire.
Volevo venire a scuola con i bimbi ma è ancora un po' pericoloso perché si possono ammalare facilmente nei posti dove ci sono molte persone.

Comunque stai sicura che verremo,
e nel frattempo potete venire a trovarci voi se volete ...

ciao,
a presto davvero,
guzman.